Il sostegno nei nidi e negli asili comunali di Genova, affidato ad una cooperativa esterna

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Due giorni fa c’è stato l’incontro con l’Assessore responsabile delle politiche educative del Comune per quanto riguarda il sostegno nei nidi e negli asili comunali di Genova, affidato ad una cooperativa esterna.
Il servizio è SPERIMENTALE (così come è stato detto all’incontro) e partirà dalla prossima settimana.
A causa dei tagli che la manovra finanziaria ha imposto agli enti locali non è stato possibile assumere i 70 insegnanti che hanno vinto il regolare concorso e ci sono quindi più di 1000 bambini tra nidi e materne comunali che attendono di essere inseriti.
Questo, almeno, è quello che ci è stato detto.
Ok.
Senza però nulla togliere a nessuno vorrei far capire a chi governa che i nostri figli – che noi amiamo tantissimo – subiranno un piccolo shock nel non vedere più la maestra a cui erano abituati.
Come faccio a spiegare ad un bambino disabile di 4 anni (ma anche di 1, 5 , 7, 9 ecc) che la sua insegnante non ci sarà più a causa dei tagli della finanziaria e che dovrà girare, alle soglie dell’età pensionabile, tutte le varie sezioni come precaria?
Vogliamo anche parlare della continuità educativa?
Di come i nostri figli dovranno abituarsi di anno in anno o, nei casi meno fortunati, di mese in mese, ad un’altra persona con metodi sempre differenti? Ogni volta, per i bimbo/ragazzo sarà come ricominciare daccapo.
Essendo Raggio di Sole anche un mamma blog, mi piacerebbe poter scrivere di giochi, di vestitini per l’inverno, dell’asilo, di coccole e latte col cacao, ma ultimamente, visti tutti i tagli che vengono attuati ai disabili e più in generale a tutto lo stato sociale, sento l’esigenza “buttar fuori” ciò che provo.
L’unica speranza e che la persona o le persone che verranno siano giovani, competenti e piene di voglia di mettersi in gioco coi nostri figli.

Il sostegno nelle scuole comunali di Genova verrà affidato alle cooperative?

Vi ricordate questo post di qualche mese fa?
Ecco qui a Genova sta succedendo qualcosa di simile. Ecco anche un articolo da Il Secolo XIX ed un altro da La Repubblica di ieri
Oggi andrò con mio marito ad un incontro con l’asilo del raggio perché è stato deciso di togliere gli insegnanti di sostegno ai bambini disabili per utilizzarli come precari nelle varie sovraffollate sezioni.
Gli insegnanti di sostegno verranno assunti da una cooperativa esterna.
In questo modo però andrà a farsi benedire la continuità educativa.
I bambini si troveranno sballottati con persone che non conoscono e che, secondo me, non hanno la preparazione di una persona che lo fa da quarant’anni come la maestra che ha ora il raggio.
E poi, insomma, una persona che ha appunto decine e decine di anni di servizio ed è prossima alla pensione dovrebbe mettersi a girare come una trottola per coprire “i buchi” delle maestre curricolari nelle varie classi?
Anche se conta poco o nulla, con mio marito ci opporremo con tutte le forze a questo cambio di rotta e cercheremo di far sì che il sostegno rimanga affidato agli insegnanti del comune.