Tosse, tosse e ancora tosse!

Il pediatra si è finalmente arreso all’evidenza che dopo un mese di tosse sia di notte che di giorno il raggio aveva forse 😉 bisogno di un antibiotico.

Personalmente non mi piace ne assumere ne far assumere antibiotici. Quando riesco mi curo e cerco di utilizzare anche su consorte e pargolo solo medicinali omeopatici, ma quando ci vuole ci vuole!

 

Le notti ora viaggiano velocemente senza cavernosi colpi di tosse, richieste di acqua e perdite di ciuccio con conseguente piantino per convincere papà e mamma a riemergere dal sonno profondo (sigh) per cercarlo.

 

L’altra sera eravamo tutti e 3 nel lettone e aspettavamo che il raggio si addormentasse. Erano circa le 21.30. Luce colorata bassa per rilassarsi, umidificatore a tutto spiano, tapparelle chiuse… Ad un certo punto il pargolo ci ha chiesto: “Devo fare nanna?”. E noi gli abbiamo risposto: “Magari!”. Alla fine fortunatamente si è arreso a Morfeo ed è crollato mentre io ridevo nel buio sentendolo russare. Se non avessi avuto paura di svegliarlo nuovamente gli avrei scoccato un megabacio!

 

 

Non siamo soli

Lunedì rientrerò al lavoro e mi sento già in colpa ora perché potrò dedicare meno tempo al raggio, quindi temo addio passeggiate mattutine ed “incursioni” al mercato a sbirciare per cercare qualche vestito, camicetta o top carino ma a buon prezzo.

Nei giorni scorsi mi è capitato di pensare  a tutti i progressi che ha fatto e fa il mio bambolotto.
Ancora oggi, a distanza di 2 anni e mezzo dalla diagnosi, mi capita di fare comunque inconsciamente confronti coi bambini che hanno circa la sua età.
Ultimamente però mi sento più serena: in queste due settimane a casa ci sono stati addirittura dei giorni in cui posso dire di essere stata felice!
Era una sensazione che non provavo più dalla diagnosi, appunto.

Oggi, insieme a Roby, ricordavamo quando i medici ci hanno parlato dell’agenesia per la prima volta e noi, non solo non sapevamo assolutamente cosa fosse il corpo calloso mi vergogno a dirlo, ma non avevamo neanche capito il significato della parola agenesia!
La strada da percorrere per noi è ancora lunga ma ci sentiamo pronti o forse siamo solo incoscienti!

In questi anni “grazie” all’ ACC ho conosciuto persone che ci hanno aiutati, ascoltati e sostenuti e che nel periodo pre ACC mai avrei pensato potessero esistere!
E’ incredibile e terribile insieme come ACC – come purtroppo credo altre malattie rare – non distingua tra le diverse parti del mondo, i ceti sociali ed il sesso delle persone.
E’ fondamentale per me comunque il fatto di sapere di non essere soli e di poter parlare, sfogarsi e consigliarsi con persone che vivono la nostra stessa situazione.

Quindi a chi si trova a vivere le stesse difficoltà che abbiamo attraversato anche noi, dico: parlate parlate e poi ancora parlate. Cercate gruppi di auto aiuto, associazioni di genitori ed eventualmente fate una chiaccherata con uno psicologo se ne sentite la necessità.
Non isolatevi e non abbandonate la speranza: a tutto c’è rimedio ed il tempo lenisce le ferite.

L’amore mi ha spiegato ogni cosa, l’amore ha risolto tutto per me. Perciò ammiro questo amore ovunque esso si trovi.
Papa Giovanni Paolo II (Karol Wojtyla)

Ferragosto


Buon Ferragosto a tutti!
Ho inserito l’immagine di una spiaggia ma in realtà siamo tappati in casa con mio marito con tutte le finestre spalancate e i ventilatori alla massima velocità per cercare un po’ di refrigerio.
Il raggio è con i nonni che, dopo merenda e bagnetto, lo porteranno un po’ in collina (anche loro per cercare di rinfrescarsi un pochino).
L’ altro giorno col papa’ lo abbiamo portato dal pediatra: ha detto che e’ molto più alto del suo che ha un mese in più!
Come comportamento invece sono entrambi noiosetti e piangini!!
Ieri guardavo il raggio mentre giocava e poi quando papà gli metteva l’accappatoio dopo il bagnetto: pian pianino sta imparando a fare tutti i suoi discorsetti e a ripetere tutto quello che sente in casa.
Dovremo stare attentissimi con mio marito a cosa diciamo!
Ho ancora un settimana di ferie e spero di riuscire ad usarla per uscire un po’ da sola a spasso col mio bambolotto, cosa che di solito non riesco a fare perché al mattino ho una tabella rigida per riuscire a fare tutto in casa e al pomeriggio sono a lavorare.
Buon mare quindi a chi di voi riuscirà ad andarci (al contrario di noi)!