Influenza ok, ma non per più di cinque giorni

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Nelle scorse settimane, mentre ero incasinatissima tra la preparazione della presentazione del libro, lavoro e una delle mie cognate sotto i ferri per un’operazione piuttosto complessa (quindi senza l’aiuto di mia suocera per ovvie regioni) il raggio ha preso l’influenza.
Naturalmente, non appena la febbre e la tosse gli sono quasi del tutto passate, mio marito ha iniziato a star male ed inesorabilmente ha di nuovo contagiato il bambino.
Morale della favola: il pargolo è stato più di una settimana a casa dall’asilo.
Al settimo giorno circa mi chiama la maestra di sostegno dicendo che a mio figlio sarebbero state sospese temporaneamente sino al rientro le ore perché aveva superato 5 giorni consecutivi di assenza. In un primo momento non si capiva neanche se sarebbe stato necessario rifare tutta la procedura per farsi inviare un’altra insegnante.
Dopo diversi giorni, telefonate alla segreteria, colloqui con altre mamme che hanno figli con disabilità e ricerche su internet ho scoperto che bisogna comunicare alla segreteria della scuola se il bambino, quando è ammalato, trascorrerà più di 5 giorni a casa (a me una sfera di cristallo!!) perché sembra che trascorso quel periodo la cooperativa che fornisce le educatrici sospenda loro le ore per poi farle ripartire quando il piccolo rientra in asilo.
Per fortuna questa è stata la prima (e spero ultima influenza strong del pargolo), ma se si gli venisse di nuovo la febbre?
Cercheremo di ammalarci nel minor tempo possibile… Visto che, avendo un  handicap, a breve non avrà più diritto neanche di prendersi l’influenza.
Vorrei sentire cosa direbbero i genitori dei bambini normodotati dell’asilo, se dopo 5 giorni col pargolo a casa, ricevessero una telefonata che annuncia loro che gli tagliano temporaneamente gli insegnanti…

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