Amicizia lampo

 786704_76075416
Oggi, tornando dalla spesa con mio marito e col raggio, abbiamo incrociato i nostri nuovi vicini di casa (papà, mamma e tre pargoli) che in realtà vivono due piani sotto a noi.
I bambini hanno subito legato e, scendendo dalle rispettive auto si sono messi a giocare davanti al portone mentre noi grandi chiaccheravamo allegramente.
Dopo 30 secondi sento mio figlio che urla che il nuovo amichetto gli ha dato un pugno ed il novello “pugile” che gli dice che non sono più amici.
Hanno socializzato e litigato in meno di 5 minuti.
Ai miei tempi credo di aver trascorso pomeriggi interi a giocare a pallone nel cortile coi vicini.
Sono cambiati i tempi.
Sigh…

Pomeriggio al parco giochi

579254_3550490213798_1618904277_2821580_1675797887_n
Oggi pomeriggio, grazie soprattutto alla temperatura estiva straordinariamente calda, ho accompagnato il raggio al parchetto per la prima uscita della stagione per giocare all’aperto.
Sono state due orette intense, vissute pericolosamente dal pargolo che cambiava gioco in continuazione.
Confesso di aver un pochino invidiato le altre mamme che stavano sedute sulle panchine ombreggiate dagli alberi che riuscivano a gestire i figli con qualche parolina ed un’occhiata di tanto in tanto.
L’iperattività del raggio è un po’ complicata da gestire: corre in tutte le direzioni, spinge gli altri bambini e si butta nei giochi senza pensare un secondo alle possibili conseguenze.
Praticamente lui gioca e si diverte da pazzi ed io mi scuso/discuto animatamente (dipende dalle persone che trovo di volta in volta) con i genitori dei bimbi che ha buttato giù come birilli correndo sulle scalette dello scivolo o a cui ha preso la palla.
I primi tempi mi sentivo parecchio in imbarazzo per questi atteggiamenti di mio figlio, poi ho attraversato la fase delle punizioni… oggi mi limito a qualche (mezzo) grido (si fa per dire… con la laringite cronica ho sempre la voce bassa e simil-raffreddata) e minaccio di tornare subito a casa: la paura di rientrare immediatamente fa sì che si controlli un pochino di più.
Quest’anno (forse) tenterò il grande passo e proverò ad andare in spiaggia con il bambino mezza giornata: gli anni scorsi tenerlo fermo anche solo due ore sotto l’ombrellone era un vero e proprio delirio!!
Che dire: è stancante, ma ne vale la pena insistere, vedendo le sue guanciotte paffute rosse di felicità sino all’ora di andare a nanna ed anche oltre!!

Pasquetta alla Città dei Bambini e dei Ragazzi

Oggi abbiamo trascorso quasi tutto il pomeriggio al Porto Antico qui a Genova, alla Città dei Bambini e dei Ragazzi insieme ad un’altra coppia di amici ed alla loro bimba.
Siamo rimasti quasi tutto il tempo nello spazio 3-5 anni, dove si può simulare con gli altri bambini come costruire una casa, si può giocare con l’acqua corrente nella vasca apposita indossando i grembiuli per non bagnarsi  (troppo), dove ci sono gli specchi concavi e convessi ed infine i touch screen per disegnare con le dita.
Abbiamo anche intravisto brevemente nello spazio 6-12 il formicaio, lo studio TV e le mega bolle di sapone.
Il raggio a fine giornata era estasiato da tutti i giochi e non voleva più andare a casa!
Ecco qualche foto, ho coperto i visi, anche quello del raggio in un caso perché, trattandosi nella maggior parte di minorenni, preferisco non esporre troppo i visini.
 Uno
Due
Tre
Quattro