Viaggio nel Mediterraneo, inseguendo sole e caldo

Il mese scorso siamo andati in crociera.

Una settimana.

Una goduria.

Percorso: Marsiglia – Tarragona – Malta – Cagliari – Civitavecchia.

Marsiglia

Marsiglia

Se dipendesse da me a Marsiglia prenderei tutte le volte il trenino turistico e andrei al Santuario di Notre Dame de La Garde, ma visto che marito e ragazzino pianificherebbero nottetempo il mio omicidio questa volta ho optato per un giro sul lungomare e sessione di shopping. Un giorno mi piacerebbe però visitare l’interno della Cattedrale di Santa Maria Maggiore.

Tarragona

Non ero invece mai stata a Tarragona, città catalana carinissima a circa 100 Km da Barcellona inserita ovviamente nel percorso in sostituzione di Tunisi. Siamo sbarcati in città il giorno prima dell’inizio ufficiale della festa di Santa Tecla: per le strade si cantava, si ballava e c’era un allegria contagiosa. Mentre il pargolo dilapidava i nostri sudati risparmi comprando ogni tipo di souvenir, un giornalaio gentilissimo nei dintorni della Cattedrale ci ha regalato la guida di tutti i festeggiamenti previsti nell’arco della settimana che (purtroppo) ci siamo persi. Abbiamo scoperto la tradizione dei castells e, anche in questo caso grazie al trenino turistico, abbiamo girato tutta la città ed i luoghi più caratteristici come la spiaggia del miracolo

spiaggia miracolo

ed il balcone del Mediterraneo con il suo panorama incantevole

tarragona panorama

Malta

la valletta

Bellissima da lasciare senza parole e caldissima, così come ce la ricordavamo 12 anni fa quando ci eravamo transitati durante il nostro viaggio di nozze. L’unica differenza significativa è che ora c’è un ascensore che porta ai Giardini Barracca e non si è più costretti ad arrivarci facendo tutto il giro lungo la strada. Sarebbe fantastico riuscire a fermarcisi una settimana durante le prossime ferie estive, anche se credo dovremo capire come arrivarci perché in aereo i costi sono piuttosto alti!

Cagliari

A Cagliari abbiamo fatto un giretto sul lungomare e nelle viuzze interne arrivando sino alla Torre dell’Elefante, sfiancati dal caldo umido…

Civitavecchia

Abbiamo girato per Civitavecchia – mi vergogno a scriverlo – quando abbiamo realizzato che siamo partiti troppo tardi per prendere il treno per Roma… Abbiamo fatto un giretto in cerca di souvenir, un paio di foto sul lungomare ed un hamburger prima di risalire a bordo della nave…

Il motivo per cui scegliamo le crociere è fondamentalmente la comodità: la cabina riordinata diverse volte al giorno, i pasti già pronti disponibili praticamente a tutte le ore e la full immersion (ahimè) in un divertimento continuo e senza orari. Essere genitori di un ragazzino special  – come dice un caro amico – ci costringe a vivere una vita tranquilla, ritmata, scandita dalla routine del raggio che ormai è diventata anche un po’ nostra.

Ogni tanto sentiamo quindi la necessità di un po’ di riposo e divertimento e partiamo quindi per una settimana tutti insieme. Certo, non è comunque semplicissimo, alla fine c’è sempre qualcuno che comprende che il raggio non è un ragazzino normotipico, ci sono gli sguardi che mi sento puntati sulla schiena ma che cerco di ignorare con tutte le mie forze. Non vale la pena rovinarsi una settimana di super stimoli cognitivi per il pargolo a causa di qualcuno che mi lancia sguardi di tacito rimprovero o di costernazione.

Ogni viaggio è un momento in cui cerco di imprimere il più possibile nella mia mente (oltre che nelle centinaia di fotografie 😉 ) una scorta di posti fantastici e di sensazioni di pace e felicità che dovranno poi accompagnarmi per il resto dell’anno ed un’occasione per stare tutti insieme ed abituarmi al fatto che non saremo mai una famiglia tipica, ma che comunque non ci divertiamo di meno!

nave

Perle estive

Ieri pomeriggio il raggio, mentre andavamo ad un appuntamento con degli amici, mi dice: “Mamma vorrei usare sempre con te i videogiochi come in questo periodo di ferie. Non è che potresti licenziarti per giocare con me?” 😯

Stamattina in piscina. Il pargolo si tuffa sotto e riemerge spesso per prendere fiato. Ad un certo punto esclama, tornando in superficie: ” Mamma in questo punto ci siamo solo io ed una un’altra bimba, l’ho vista sott’acqua”. La “bimba” che invece era un’arzilla signora di mezza età, ridendo gli risponde: “Ma magari, caro, magari!” 😎

Estate=relax

Questa estate mi sto godendo i miei giorni di ferie trascorsi col raggio.

Mi vergogno un po’ a dire il vero, perché a maggio/giugno ero partita in quarta per iscriverlo ad un centro estivo: sono andata nella sede dell’associazione sportiva scelta, ho compilato i moduli, richiesto un educatore (a cui ha diritto essendo disabile grave con legge 104 art.3 comma 3), preso accordi per i pagamenti e… tirato il pacco. A luglio infatti l’associazione mi ha contattata telefonicamente dicendomi che ci hanno concesso ben 65 ore di educatore (anziché 60), ma che ci consigliavano di fare una settimana solamente e per giunta full time,  non part time come invece desideravo. A quel punto, temendo che 7-8 ore fuori casa in giro per Genova con altri 50 bambini fossero troppe per il raggio mi sono fatta prendere dal panico e lasciato perdere… Lo so – mea culpa – avrei dovuto almeno lasciarlo tentare ma, la mamma H e iperprottettiva che è in me ha preso purtroppo il sopravvento! Riproverò l’anno prossimo e magari prima che vada alle medie riuscirò ad essere meno castrante!

Approfittando quindi dell’inizio delle mie ferie dal lavoro ho portato il mio ragazzino in piscina e come per magia, da un inizio incerto e ansioso coi braccioli, in una manciata di giorni ha preso velocemente confidenza con l’acqua ed è arrivato a dare le prime bracciate con gli occhialini a faccia in giù nell’acqua sollevando i piedi. Dopo parecchio tempo che cerco di far amare un po’ più il nuoto al raggio, ho provato un sollievo immenso quando mi ha chiesto prima di provare senza braccioli e poi di avere degli occhialini per guardare sott’acqua! Purtroppo non esistono foto del ragazzino che incomincia a nuotare perchè portare lo smartphone in acqua non mi sembrava una buona idea 😉 ed il papy era a lavoro, quindi purtroppo niente immagini…

Questa foto è dell’inizio di agosto, in una piscina dove non si tocca. Un altro piccolo evento perchè il raggio sino a qualche giorno prima non si sarebbe buttato neanche per tutto l’oro del mondo. E’ anche la stessa piscina dove io a 5 anni e super miope (prima di operarmi agli occhi nel 2001) sono prima mezza annegata perchè l’istruttore dell’epoca si è distratto, poi ho dato una capocciata tremenda sul bordo, uscendo prima della fine. “Grazie” a questo ho sempre odiato le piscine ma il mio tuffo credo che ormai segni l’inizio di una riconciliazione con gli impianti liguri 🙂

Piscina

Spesso, durante il giorno, col raggio giochiamo insieme ai videogiochi (Fable III, Simcity, Sim, Lego Indiana Jones ecc…) o portiamo a spasso le nostre cagnoline.

Il raggio tiene Susy, più tranquilla e docile, ed io vado con Selly spesso ribelle ed a tratti anche un po’ incazzosa! Eccole in foto. Volevo fissarle mentre guardavano l’obiettivo, invece ho preso Susy che annusa il lato B a Selly uffa!

cagnoline

Non sono mancati anche i piccoli incidenti, come per esempio quello con lo smartphone. Il raggio infatti aveva per giocare un mio vecchio Samsung che dopo anni di utilizzo ha giustamente tirato le cuoia. Nell’attesa di acquistarne uno nuovo gli ho prestato il cellulare che usavo in casa per leggere i libri in epub o ascoltare musica mentre faccio i lavori. Ho scritto “usavo” perchè un giorno se lo è portato in toilette come ogni tipico maschio italiano ed è caduto… sì proprio lì… andando in corto circuito all’istante. Ho salvato solo la scheda SD ed ora il mio adorato lancia telefonini 🙂 ha un ASUS nuovo fiammante a cui fornirò a breve un paio di braccioli 😉

Ultimo, ma non meno importante, ho preso l’abitudine di leggere al Raggio prima di dormire, qualche capitolo di alcuni romanzi per bambini di Geronimo Stilton oppure alcune storie brevi.

Ecco alcuni dei nostri ultimi titoli:

I viaggi di Gulliver

L’isola del tesoro

A breve mi piacerebbe molto acquistare ed iniziare Le avventure di re artù .

E’ il nostro momento di coccole e complicità. A volte cerco di cambiare voce per ogni singolo personaggio o almeno provo ad usare intonazioni diverse. Sembra piacere molto al raggio ascoltare, io intanto rimango in attesa che incominci ad appassionarsi anche alla lettura per conto proprio, scegliendo i titoli che gli piacciono di più.