Bilanci

998524_54637690
Tra meno di due settimane il raggio compirà 5 anni.
E per me è sicuramente tempo di bilanci.
Ancora un anno di asilo e poi dovremo affacciarci inevitabilmente nel mondo diversissimo della scuola primaria (saremo pronti? non lo saremo? riusciremo ad avere le ore di sostegno che ci occorreranno senza andare per vie legali?).
Per ora, quello che so di sicuro è che il più grosso problema del pargolo è un’iperattività molto accentuata, insieme a varie difficoltà nelle abilità sociali.
Nonostante questo, il raggio adora stare coi bimbi, specialmente giocare e fare casino!
Da qualche settimana, oltre alle giornate in asilo a giocare, abbiamo preso il giro di trascorrere se riusciamo il mattino ed il pomeriggio dei sabato al parco giochi.
Mi sto anche informando per qualche corso in piscina (sogno qualcosa tipo acquaticità) ma  – a parte quale possa essere l’orario migliore –  sto riflettendo se sia meglio provare con altri bambini o con l’istruttore 1:1.
Chissà anche che se ci riusciremo, un po’ di sport potrebbe forse anche servire per scaricare un po’ dell’argento vivo che ha addosso 24 ore su 24!
Dal mese scorso mio marito ed io abbiamo ottenuto 25 ore di sostegno settimanali perché 12 ore solamente di sostegno non bastavano per gestire i suoi momenti di iperstimolazione. Ora il pargolo ha ben 4 maestre: due di classe e due di sostegno che si alternano perché quella che gli è stata assegnata originariamente deve seguire anche una bimba in un’altra classe.
A casa  o con il terapista infatti o nelle situazioni in cui il bambino è solo con me (mentre magari facciamo la spesa o passeggiamo) abbiamo raggiunto un ottimo equilibrio, ma alla materna l’insieme dei bambini, dei giochi, dei colori, dei disegni e delle varie attività spesso lo stancano facendolo diventare parecchio iperattivo.
Appena riesco vorrei provare a scrivere una breve guida su come richiedere la legge 104 e l’invalidità perché mi rendo conto che a me ormai (in un certo senso) sembrano passaggi piuttosto semplici, ma purtroppo non è così.

 

Agenesia del corpo calloso ed iperattività: qualche link utile

790333_97786826
Uno dei più grossi problemi, anzi il l’unico grosso problema per ora per fortuna, che l’agenesia del corpo calloso provoca al raggio è un basso livello di attenzione e l’iperattività.
Quando vado per strada col pargolo devo tenerlo saldamente per mano – tipo mamma/bodyguard – perché sennò rischio che attraversi la strada quando non è il momento giusto, si infili in tutti i negozi passando anche dietro al bancone, cerchi di attaccare bottone con tutti, anche sconosciuti.
In casa abbiamo cercato di abituarci a passargli un gioco per volta o a fargli svolgere un’attività per volta (lui farebbe 20 cose insieme) per non far disperdere troppo la sua attenzione.
Altri problemini sono che è molto attaccato alla sua routine giornaliera: ogni minimo cambio lo manda in crisi, poi è molto ansioso (spesso mi dice che ha paura ma non riesco ad individuare bene di cosa di preciso).
A volte manca di reciprocità nelle risposte: tu gli domandi una cosa  e lui non ti risponde o ti dice una cosa che non c’entra nulla.
Altra e, direi ultima cosa, ripete spesso alcune frasi che sono – diciamo così – le sue preferite e gli danno credo sicurezza.
In questi mesi ho cercato qualche testo che potesse aiutarmi nella gestione del bimbo, sicuramente un po’ più impegnativa di un pargolo con il corpo calloso.
Un’amica mi ha suggerito: Nessia Laniado Come insegnare l’intelligenza ai vostri bambini e Come stimolare giorno per giorno l’intelligenza dei vostri bambini (trovate l’immagine delle copertine nel gadget di Anoobi in fondo al blog) che ho trovato molto utili tanto che ho iniziato a cercare qualche terapista Feuerstein qui a Genova ma per ora senza risultato.
Un altro libro che è stato prezioso per me e che sto leggendo in questo momento è: Daniele Fedeli La sindrome di Pierino.
Non voglio cambiare mio figlio, ma trovare invece un approccio educativo che lo aiuti ad instradare la sua grandissima energia in maniera costruttiva.
Per ora sto tentando di seguire i consigli del quarto capitolo: se il bambino fa qualcosa di buono lodatelo, se fa qualcosa che non deve ma non crea pericolo per se e per gli altri non dategli troppe attenzioni così smetterà, se fa qualcosa di sbagliato che crea pericolo per se o altri fermatelo. Il casino è cercare di essere fermi dopo una giornata di lavoro e casini vari.
Altre letture che ho trovato utili (ma in inglese) sono: Educational Suggestion for Children with ACC e Social Behavior in Young Children with DCC entrambi su sito del NODCC (National Organization for the Disorders of the Corpus Callosum).
Ultimissima cosa (giuro!) ho scoperto che il raggio adora stare con mia suocera, forse perché riesce a dargli un’attenzione costante e gli descrive tutto quello che fa quando sta con lui.
Tirar su 4 figli ed parecchi nipoti probabilmente le ha fornito un fortissimo istinto materno e nonnesco ma di questo parlerò magari in un prossimo post.