Pizza!!

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Segnatevi la data di oggi perché finalmente, il raggio ha mangiato la sua prima vera pizza con noi!! In realtà ha preso una fetta o due da una margherita, però stavolta – anziché rubare i pezzi dai nostri cartoni – ne aveva una tutta per se’!
Che bello vederlo finalmente masticare e constatare che pian pianino inizia ad accettare i nostri stessi cibi!
Il bello è che una delle sue maestre d’asilo mi aveva detto che gli avevano già fatto assaggiare questo tipo di cibo, ma credevo si fosse confusa con un altro dei suoi alunni.
Chissà però a cosa erano dovute le sue difficoltà nella masticazione: errori miei nello svezzamento, pigrizia, disprassia? Ai posteri l’ardua sentenza…
L’importante è che anche questo scoglio sia superato!

 

Passeggiando una domenica d’agosto…

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Ieri, anzi, l’altro ieri ormai, con il papy, abbiamo dedicato l’intero pomeriggio al raggio.
Abbiamo fatto una “fuga” in centro ed abbiamo iniziato a passeggiare.
Prima tappa la Fnac (non voglio fare pubblicità, ma sennò sarebbe un casino spiegare di che negozio si tratta).
Il pargolo sfrecciava estasiato tra tutti i ripiani colmi di giochi per console, libri e CD musicali, tentando di afferrare tutto!
Abbiamo chiesto ad una commessa quello che ci serviva e l’abbiamo preso al volo dirigendoci rapidi verso le casse.
Mentre stavamo pagando, però,  il raggio ha pensato bene di sdraiarsi sulla panchina coi cuscini imbottiti di fianco ad una delle uscite. Argh, no raggio, seduto ma non sdraiato, dai!
Feltrinelli.
Qui a Genova è enorme (distribuita su 3 piani), non so nelle altre città.
Mio marito cercava un giallo.
Ho convinto allora il patatino a salire nel reparto bambini, dove ha disegnato, sbirciato qualche librino e fatto due chiaccherine con altri bimbi.
Ha tentato la fuga verso una zona per soli addetti, ma il mio sguardo semi-incaxxoso lo ha convinto a desistere.
Alle casse, comunque, è riuscito a infilarsi dietro al bancone in mezzo alle commesse!
Ultima, ma non meno importante, la gelateria (necessaria più a noi che a lui per rimpinguare gli zuccheri bruciati per seguire i suoi ritmi velocissimi).
Coppettina micro bigusto per il raggio ed il papy e macedonia per me.
Il pupo ha tentato un’ultima fuga nel magazzino e cercato successivamente di mandare in corto la pattumiera tecno con la fotocellula che si apriva da sola.
La proprietaria a questo punto ci chiede “Ma è sempre così attivo il bambino?”
Inutile negare 🙂
Sono convinta però che facendo uscire la belvetta spesso con noi e spiegandogli dove vogliamo andare e cosa ci aspettiamo che faccia o meno, prima o poi riusciremo a convincerlo a non fuggire infilandosi in tutti i posti più strani!
Il nostro obiettivo non è rilassarci – non sia mai! – ma far fare nuove esperienze all’angioletto ipervivace.

 

“Sorprese” estive

Drin…. drin… drin….
Io: “Pronto, mamma, ti ricordi che questo sabato ti diamo qualche ora il raggio per festeggiare il nostro (ottavo) anniversario di matrimonio?”
Mia mamma:”Sì, certo – tranquilla – mi ricordo perfettamente!”
Questa scena si è ripetuta più o meno tutte le mattine di questa settimana, sino a stamattina quando è successo questo:
Drin… drin… drin…
Mia mamma: “Cheppalle, domani devo andare dal dentista, mi ha spostato l’appuntamento…”
Io: “Ma scusa e il raggio? E’ da una settimana che ti ripeto che viene a pranzo da te!!
Mia mamma: “Ops!”
 
Cambio scena.
Oggi pomeriggio, mentre sono da mia suocera col pargolo mi chiama mio marito sul telefonino:
Drin… drin… drin… (ebbene sì, sono cellulare-dipendente, quando mi arriva la bolletta ogni due mesi non ho il coraggio di aprirla)
Maritino: “Amoreeee, devo dirti una cosa bella ed una brutta”
Io: “Azz…”
Maritino: “La cosa bella è che tra un po’ esco e passo a prendervi, quella brutta è che mi hanno modificato completamente il piano ferie”
Io:”(censura)”
Ora, dovete sapere che ogni anno faccio calcolini e calcoletti con calendario alla mano, balletti degli scongiuri e riti propiziatori per prendere le ferie pari a mio marito, idem quest’anno.
Scherzi a parte mesi fa avevo calcolato di avere 3 settimane insieme da dedicare al cazzeggio più sfrenato.
Dopo questo scherzo, chiamiamolo così, avremo solo una settimana da trascorrere insieme 🙁